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Planimetria: come consultarla e aggiornarla

Per vendere casa o stipulare un mutuo su di essa è necessario essere in possesso di una planimetria catastale.
La planimetria è una rappresentazione in piano dello spazio o di una superficie, solitamente in scala 1:200, di un’unità immobiliare registrata presso il Catasto, con l’indicazione dei proprietari.
Dalla planimetria catastale è possibile ricavare contorni, suddivisione e destinazione dei locali interni, dati metrici e altre informazioni.

Consultazione

Tramite il servizio “Consultazione personale’’ è possibile consultare la banca dati catastale e ipotecaria, a titolo gratuito e in esenzione da tributi, per gli immobili di cui il soggetto richiedente risulti titolare del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento.

Aggiornamento planimetria

La legge italiana prevede che la planimetria catastale sia sempre aggiornata allo stato di fatto dell’immobile in quanto è uno dei documenti che fa fede in sede di atto notarile.
Correzione di errori di forma, lavori di ristrutturazione, cambio di destinazione d’uso, regolarizzazione di abusi edilizi ecc. sono i casi dove è necessario effettuare un aggiornamento della planimetria catastale.
I documenti necessari per richiedere una variazione catastale sono:

  • Visura catastale: rappresenta la descrizione completa dell’immobile. Nella visura sono presenti dati come: indirizzo dell’immobile, particella, foglio, intestatari, rendita catastale, consistenza e destinazione d’uso dell’immobile.
  • Planimetria catastale: è il disegno tecnico fondamentale di un’unita immobiliare registrata al Catasto. Tramite la planimetria catastale si possono ricavare e valutare la destinazione degli spazi, i dati metrici e i confini.

Quando è obbligatoria

Una richiesta di variazione catastale risulta obbligatorio nel momento in cui l’immobile interessato subisce modifiche tali da richiedere una variazione della rendita catastale.
L’intestatario dell’unità immobiliare ho l’obbligo di provvedere richiedendo la variazione catastale se:

  • è stato costruito un bagno aggiuntivo;
  • è stata sensibilmente modificata la distribuzione degli spazi interni;
  • è stato desiderato un cambio d’utilizzo;
  • è stato ampliato il volume;
  • è stata creata una nuova superficie calpestabile;
  • è stato creato un armadio a muro;
  • l’unità immobiliare viene fusa a un’altra generandone una tutta nuova.

La variazione catastale deve essere richiesta entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione.

Quando non è obbligatoria

Non è obbligatorio per i seguenti immobili:

  • Manufatti con superficie coperta inferiore a 8 metri quadrati;
  • Serre adibite alla coltivazione e protezione delle piante sul suolo naturale;
  • Vasche per l’acquacoltura o di accumulo per l’irrigazione dei terreni;
  • Manufatti isolati privi di copertura;
  • Tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 metri, purché di volumetria inferiore a 150 metri cubi;
  • Manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo;
  • Fabbricati in corso di costruzione-definizione;
  • Fabbricati che presentano un accentuato livello di degrado (collabenti);
  • Beni costituenti infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione.

Come aggiornare la planimetria

Se è necessario aggiornare la planimetria catastale sono due i soggetti con cui rapportarsi:

  • l’Ufficio del Catasto che accoglie e accetta la richiesta di aggiornamento;
  • un tecnico, che deve curare la documentazione, dichiarare lo stato di fatto, comprovare che tutto si svolga nel rispetto della legge. Il tecnico può appartenere a una categoria di professionisti abilitati a occuparsi dell’aggiornamento della planimetria catastale quali ingegneri, architetti e geometri.

Le modifiche vengono certificate a approvate mediante la procedura DOCFA (Documenti Catasto Fabbricati), una documentazione redatta insieme al tecnico incaricato, da presentare al fine di ottenere la variazione catastale.

Conclusioni

La variazione catastale è un processo imprescindibile per qualsiasi unità immobiliare che abbia subito importanti modifiche.
Tramite il documento di variazione l’intestatario dell’immobile comunica all’ufficio catastale di aver eseguito alcune modifiche presso l’unità immobiliare interessata.

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